IRPEF agricoltori: buone notizie dalla Legge di Bilancio

by Studio AGRIEURO


Pubblicato sabato 11 febbraio 2023


IRPEF-REDDITI-AGRARI-2023Il regime di determinazione naturale della base imponibile, su cui si innesta il calcolo delle imposte sui redditi (IRPEF), per quanto concerne le attività agricole, parte dal reddito agrario dei terreni condotti dall’azienda.

Il reddito agrario è “costituito dalla parte del reddito medio ordinario dei terreni imputabile al capitale d'esercizio e al lavoro di organizzazione impiegati, nei limiti della potenzialità del terreno, nell'esercizio di attività agricole su di esso”, come si evince dal disposto dell’Articolo 32 del TUIR.

Le attività agricole, pertanto, vengono, di norma, assoggettate a tassazione partendo dal reddito agrario, grandezza che riassume e contiene, al suo interno, la potenzialità dei fondi e dei correlati allevamenti di generare reddito in capo all’impresa.

Si tratta, quindi, di un meccanismo di determinazione “forfettaria” del reddito.

Fanno eccezione a tale sistema di determinazione del reddito imponibile alcune attività connesse a quella agricola o che sforino i limiti di cui all’Articolo 32 del TUIR.

Tanto premesso, appare evidente come il reddito imponibile da attività agricola, sul quale calcolare le imposte dirette, per le aziende che svolgano attività rientrante nei limiti di cui all’Articolo 32 del TUIR, sia dato dalla somma dei redditi agrari dei terreni condotti, opportunamente rivalutati.

Da qualche anno a questa parte, però, è stata introdotta una norma agevolativa che prevede l’esclusione dei redditi dominicali ed agrari dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali dalla base imponibile IRPEF.

Con la Legge di Bilancio 2023, tale esclusione è stata prorogata anche per l’anno 2023. Ciò significa che, per un ulteriore anno, i redditi agrari, oltre che quelli dominicali, utilizzati per la determinazione della base imponibile relativa alle attività agricole svolte, vengono “azzerati”, con conseguenti vantaggi in termini di risparmio di imposte.

Con questo provvedimento prosegue lo sgravio dell’IRPEF in capo ai coltivatori diretti ed agli imprenditori agricoli professionali, meccanismo che può contribuire a generare un risparmio di imposte e sostenere il settore primario, che sta attraversando numerose difficoltà derivanti da una pluralità di fattori esterni, tra cui, ad esempio, il conflitto ucraino e la recente siccità.

 

Studio Agro-tecnico AGRIEURO

di Pasero Agr. Angelo

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