Ogni anno c’è parecchia attesa per la consueta Circolare Agea che determina gli importi unitari dei premi zootecnici. Si tratta di contributi che vengono erogati alle aziende agricole che hanno presentato apposita Domanda Unica e che svolgono attività di allevamento rientrando in casistiche definite per le quali spettano dei premi.
Gli importi di tali contributi per le aziende agricole vengono determinati ogni anno sulla base di un sistema complesso di calcoli che include diversi parametri.
La recente Circolare Agea 0049652 del 05/06/2019 ha reso noti i valori dei premi zootecnici relativi alla campagna 2018.
In seguito, si riporta un estratto della tabella pubblicata:
Vacche da latte appartenenti ad allevamenti di qualità: 78,11 euro.
Vacche da latte appartenenti ad allevamenti di qualità siti in zone montane: 68,88 euro.
Bufale da latte: 44,24 euro.
Vacche nutrici da carne e a duplice attitudine iscritte ai libri genealogici o registro anagrafico: 124,66 euro.
Vacche a duplice attitudine iscritte ai libri genealogici o registro anagrafico, inserite in piani selettivi o di gestione razza: 23,46 euro.
Vacche nutrici non iscritte nei Libri genealogici o nel registro anagrafico e appartenenti ad allevamenti non iscritti nella BDN come allevamenti da latte: 80,58 euro.
Capi bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno sei mesi: 42,35 euro.
Capi bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno dodici mesi: 60,16 euro.
Capi bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno sei mesi, aderenti a sistemi di qualità: 60,16 euro.
Capi bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno sei mesi, aderenti a sistemi di etichettatura: 60,16 euro.
Capi bovini macellati di età compresa tra i 12 e 24 mesi allevati per almeno sei mesi, certificati ai sensi del Reg. (UE) n. 1151/2012: 60,16 euro.
Agnelle da rimonta: 25,94 euro.
Capi ovini e caprini macellati: 5,38 euro.
La Circolare in questione chiarisce anche come, con riferimento ai premi “Vacche da latte appartenenti ad allevamenti di qualità” e “Vacche da latte appartenenti ad allevamenti di qualità siti in zone montane”, in caso di capi ammissibili su entrambe le misure, gli importi del premio si sommano. Quindi, l’ubicazione in zona montana è da considerarsi come una maggiorazione al premio di base.
La Circolare è estremamente interessante (riporta anche i contributi relativi a misure a superficie), specie in Piemonte, dove l’allevamento riveste un ruolo molto importante.
Studio Agro-tecnico AGRIEURO
di Pasero Agr. Angelo
www.studioagrieuro.it