Quest’anno scadrà il 17 giugno, essendo il 16 un giorno festivo, il termine per il versamento della rata di acconto delle imposte IMU e TASI.
Si tratta di due imposte che, insieme alla tassa sui rifiuti, costituiscono la IUC.
L’IMU e la TASI colpiscono, principalmente, i soggetti proprietari di beni immobili, terreni o fabbricati.In particolare, l’IMU può colpire sia i terreni, sia i fabbricati, mentre la TASI è prevalentemente ricadente sui possessori di fabbricati.
Di norma, IMU e TASI devono essere corrisposte in due rate: una di acconto a giugno ed una di saldo a dicembre.
Si avvicina, dunque, la scadenza per il versamento della rata di acconto 2019.
È bene ricordare come l’ordinamento preveda che l’acconto debba essere calcolato applicando le aliquote e le detrazioni in vigore per l’anno precedente, salvo rari casi.
Dal momento che la Legge di Bilancio non ha bloccato la possibilità di aumentare le aliquote IMU e TASI per il 2019, potrebbe succedere che l’acconto non corrisponda esattamente alla metà dell’imposta dovuta per l’anno intero, ma sia un po’ meno del 50%. Quindi, è bene prestare attenzione sia in sede di calcolo dell’acconto, sia in sede di calcolo del saldo a dicembre.
Inoltre, specie nel settore agricolo, rilevanti possono essere le variazioni quali iscrizioni e cancellazioni INPS, dal momento che il coltivatore diretto iscritto all’INPS in quanto tale non è tenuto a corrispondere l’IMU sui terreni che possiede e che conduce direttamente. Questa esenzione per i terreni gioca un ruolo di primaria importanza nel settore agricolo, dove un’attenta pianificazione fiscale può essere determinante ai fini delle imposte.
Studio Agro-tecnico AGRIEURO
di Pasero Agr. Angelo
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