Credito di imposta per investimenti in beni strumentali 4.0: possibile riportare il credito inutilizzato ad anni successivi al terzo?

by Studio AGRIEURO


Pubblicato sabato 13 marzo 2021


AGRICOLTURA_40La Legge di Bilancio 2021 ha modificato e, per certi versi, potenziato la possibilità di fruire di crediti di imposta in caso di investimenti in beni strumentali.

In particolare, volendo focalizzare l’attenzione sugli investimenti in beni strumentali 4.0, la Legge di Bilancio 2021 ha aumentato l’importo del credito di imposta fruibile, che è passato dal 40% al 50%; di contro, però, ha specificato che il credito di imposta va fruito in 3 anni anziché in 5, come previsto dalla precedente normativa.

In agricoltura, le modifiche introdotte hanno destato interesse e, in molti casi, perplessità, in quanto, sebbene possa essere vantaggioso calcolare il credito di imposta al 50% dell’investimento sostenuto anziché al 40%, il doverlo utilizzare in compensazione in 3 anni invece che in 5 può rivelarsi estremamente complesso. Infatti, a fronte di investimenti di rilevante entità, in moltissimi casi, l’azienda agricola può non avere somme da utilizzare in compensazione sufficienti per fruire del credito di imposta in soli 3 anni, a causa del particolare e peculiare sistema di tassazione a cui il mondo agricolo è, generalmente, assoggettato.

Secondo alcune recenti indiscrezioni, però, la normativa, ove dispone che il credito di imposta vada utilizzato in compensazione in 3 quote annuali di pari importo, parrebbe voler stabilire un tetto massimo alle somme compensabili annualmente dall’impresa. Pertanto, sempre secondo tale filone interpretativo, il dover compensare il credito di imposta in 3 anni sarebbe un limite minimo di tempo in cui dilazionare l’uso del credito in compensazione da rispettare: l’impresa non potrebbe, quindi, compensare il credito di imposta in soli 2 anni, per esempio, ma potrebbe farlo in 3 anni o anche in un numero maggiore (ad esempio, 4).

Se queste indiscrezioni venissero confermate, si aprirebbe uno scenario completamente nuovo per le imprese, in quanto, specie in agricoltura, le realtà aziendali che in soli 3 anni non riuscirebbero a fruire completamente del credito di imposta potrebbero, invece, farcela se avessero a disposizione un lasso temporale maggiore.

In attesa, dunque, di verificare se tale interpretazione verrà confermata, magari mediante una circolare o altra comunicazione di fonte ufficiale, conviene mantenersi aggiornati sul tema, in quanto, specie per le aziende del settore agricolo, si potrebbe trattare di un’ottima opportunità.

 

Studio Agro-tecnico AGRIEURO

di Pasero Agr. Angelo

www.studioagrieuro.it